web@adviaggi.it Scritto da febbraio 05, 2012 16:46
PERUGIA, 5 FEBBRAIO 2012 – Un vero e proprio incubo quello vissuto da una donna di origine sudamericana di 54 anni la sera di venerdì scorso. Si trovava in casa del compagno della figlia, una villa nell’immediata periferia di Perugia, insieme alla nipote di quattordici anni quando intorno alle 22:30 è uscita per portare fuori il cane ed è stata aggredita da due uomini con forte accento slavo che l’hanno obbligata a rientrare in casa. I malviventi forse slavi erano alla ricerca di soldi e gioielli e per due ore, dopo averle legate, hanno terrorizzato lei e la nipote per farsi dire dove fosse e come si aprisse la cassaforte. In quel lasso di tempo i due hanno letteralmente messo sotto sopra l’intera abitazione e uno dei due, dopo aver slegato la donna, l’ha condotta al piano inferiore della casa ed ha abusato di lei. Dopo aver riportato la vittima al piano di sopra il rapinatore – stupratore e il suo compagno hanno atteso il rientro a casa della figlia della donna e del compagno, un ristoratore proprietario della villa.
L’uomo non appena ha varcato la soglia di casa si è visto puntare addosso pistola e fucile e, senza opporre resistenza, ha consegnato ai due le chiavi della cassaforte insieme alle indicazioni per aprirla dove erano custoditi gioielli e contanti per un valore di 20 mila euro. Dopo aver recuperato il bottino i rapinatori hanno legato tutta la famiglia e dopo averla rinchiusa nella camera da letto si sono dati alla fuga.
La chiamata al 112 è stata fatta intorno alle 1 di notte dopo che il proprietario della villa era riuscito a liberarsi. I carabinieri del comando provinciale di Perugia si sono recati subito presso l’abitazione compiendo i primi rilievi e mettendosi sulle tracce dei due malviventi. Gli inquirenti coordinati dal pm Mario Forisano seguono la pista slava ma fino ad ora le indagini e le ricerche dei due non hanno dato nessun risultato positivo. La donna vittima della violenza è stata subito condotta in ospedale dove ancora si trova in stato di choc anche se le sue condizioni di salute appaiono buone.
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