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28

RAVENNA – Castel Bolognese, comune ravennate con meno di 10mila abitanti, ieri sera è stato teatro di un tragico episodio originato, probabilmente, da un regolamento di conti tra bande. Si è trattato di una vera e propria esecuzione, a fare le spese della quale è stato un ragazzo albanese di 25 anni residente a Faenza, incensurato.

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Kleant Sulkja, questo il nome della giovane vittima, che di mestiere faceva il venditore di frutta e verdura, è stato freddato a colpi di pistola intorno alle 21:45 di ieri davanti alla farmacia Ghiselli di via Piancastelli, nel cuore di Castel Bolognese, proprio in prossimità dell’incrocio tra le vie Emilia e Roma. Il ragazzo lascia la moglie e un bimbo in arrivo.

Stando ai primi rilievi effettuati dai carabinieri, dagli uomini del reparto indagini scientifiche e dal pm Stefano Stargiotti, intervenuti sul posto subito dopo la chiamata effettuata da tre connazionali della vittima, sarebbe stato colpito da almeno un colpo di pistola alla testa mentre stava per salire a bordo di un’Opel Corsa, parcheggiata proprio in via Piancastelli, davanti alla farmacia. Gli assassini invece, due uomini incappucciati e probabilmente anche loro albanesi, avevano l’auto parcheggiata lungo via Roma.

“Sono venute verso di noi e uno di loro ha sparato a Kleant. Poi di due si sono allontanati, sono risaliti sull’auto e sono fuggiti”, hanno raccontato i tre testimoni che verso le 21:40 si trovavano in compagnia della vittima e che hanno assistito alla tremenda esecuzione. A quell’ora, oltre a loro, non c’era praticamente nessun altro per strada. Solo due persone che si trovavano all’interno del bar antistante la farmacia, in via Roma, hanno raccontato di aver sentito un colpo secco, “ma ci sembrava il colpo di un petardo”.

Nell’area in cui è stato trovato il cadavere, la cui nuca era appoggiata sull’asfalto circondata da una pozza di sangue, gli investigatori hanno individuato e cerchiato una decina di elementi, senza individuare tuttavia i bossoli sparati dall’arma da fuoco. Le indagini sono rivolte anche all’interno della numerosa comunità di albanesi, residenti nel comune ravennate, che ormai da anni vi svolgono molteplici attività. Alcuni anni fa, infatti, sempre a Castel Bolognese, un albanese venne gambizzato da altri connazionali per una questioni legate alla prostituzione.

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Renta Car