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Comunicato stampa del Comitato Regionale Alpi Centrali – Scalve Boarder Team del 27 marzo

Michela non finisce più di stupire. Dopo il secondo posto assoluto in Coppa Europa arriva la prima medaglia azzurra ai mondiali Juniores in svolgimento sulle nevi andaluse di Sierra Nevada. Questo bronzo mondiale della portacolori dello Scalve Boarder Team è il coronamento di un’annata per la quale diventa sempre più difficile trovare aggettivi. Incredibile, ma vero e oltretutto su una pista molto impegnativa che ha contribuito ad elevare ulteriormente il livello della gara. Ma veniamo alla cronaca della gara. Michela fa registrare un buon quinto tempo di una qualifica  dominata dalla statunitense Jacqueline Hernandez. Passa al primo posto i quarti mentre in semfinale deve usufruisce di un sbavatura della Hernandez per infilarla e qualificarsi come seconda. La finale è da brivido: mentre Schmitt prendeva il largo, Bankes, Moioli e l’americana Gulini (quarta al traguardo) erano protagoniste di uno scontro a tre dal quale la prima era la più rapida a rialzarsi e a volare verso la piazza d’onore. Il risultato conclusivo quindi vede l’atleta scalvina, (classe 1995) che si è messa particolarmente in luce nel corso della stagione di Coppa Europa (2 vittorie e 7 podi),  battuta solamente dalle due francesi Lorelei Schmitt e Charlotte Bankes, rispettivamente oro ed argento.   Dietro di lei, molte atlete più esperte e già avvezze a palcoscenici più importanti, come le statunitensi Faye Gulini (quarta) e Jacqueline Hernandez (settima). La prima è da alcuni anni stabilmente presente al via delle gare più importanti mentre la seconda ha iniziato la prova con il ruolo di favorita in virtù soprattutto della sua vittoria in Valmalenco nell’ultima gara stagionale di Coppa del mondo.   «Sinceramente – ammette Andrea Bettoni, presidente dello Scalve Boarder Team – non ho più parole per definire quanto sta facendo Michela. Dopo il già brillante quinto posto dello scorso anno ho cercato di sgravarla da quel pizzico di pressione che si sentiva addosso, lei ha saputo gestirsi e, conscia delle sue doti, ha centrato l’ennesimo risultato strabiliante». Michela è raggiante «Dopo le qualifiche ho percepito che sarebbe stata dura, ma in gara le sensazioni erano buone e sono riuscita a dare il meglio. Poi avere una medaglia a fiocco di neve al collo è una sensazione stupenda» E non è finita perché adesso nel mirino c’è anche il titolo tricolore: appuntamento il 2 aprile a Valmalenco.

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