web@adviaggi.it Scritto da marzo 29, 2012 13:12
PADOVA – Carnagione chiara, sui trent’anni, altezza un metro e settanta, capelli corti, jeans, maglia a maniche lunghe con delle strisce. Dalle 18.30 è caccia all’uomo forse slavo. «Chissà che lo prendano e gli facciano quello che lui ha fatto», mormoravano in molti attorno al luogo dell’incidente. Siamo ai piedi del cavalcavia di Padova, lungo via Vicenza, una delle più trafficate porte d’ingresso alla città, in piena ora di punta. Una Toyota Rav4 nera sta percorrendo via Tirana, una laterale della strada regionale. L’auto accelera, con ogni probabilità supera i cento chilometri orari, la percorre in senso vietato, tenta la curva a gomito per immettersi in via Vicenza, senza rallentare. Poi sbanda sulla destra, prende in pieno un cordolo spartitraffico (alcuni testimoni hanno raccontato di averla vista sbucare dalla laterale ad alcune decine di centimetri di altezza dal suolo), colpisce in pieno un 77enne che stava attraversando la strada, lo trascina sotto le ruote per una ventina di metri.
 |
| Goffredo Macolino (Berganaschi) |
Ma la folle corsa non finisce lì: il Suv impazzito colpisce in pieno una Porsche e fa carambolare una Ford Focus (entrambe ferme in coda) e si va a schiantare contro il guardrail della corsia opposta. Poi dal Suv scende l’uomo che era al volante, si guarda attorno un po’ ammaccato e fugge a piedi. A perdere la vita, invece, è Goffredo Macolino, un pensionato residente a non più di trecento metri di distanza dal luogo dell’incidente. Era andato a fare due passi, fino al negozio di biciclette che c’è ai piedi del cavalcavia. Quando, sulla via di casa, è stato investito dalla folle corsa di quella Rav. Dalla Porsche è sceso Nicola Lodi, un broker assicurativo, che, nonostante il violento scontro ha riportato solo una ferita alla mano sinistra. «Ho sentito solo il colpo – racconta – non mi sono reso conto praticamente di niente. Era in coda e mi sono trovato carambolato nella corsia opposta. L’ho visto scendere, quell’uomo, guardarsi attorno stordito e poi darsi alla fuga. Per come ci ha colpito sarà andato ad almeno cento chilometri orari».
Sull’altra auto c’era invece una famiglia, papà, mamma e due figli piccoli. Tutti e quattro sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale di Padova in evidente stato di choc. L’auto a bordo della quale si trovava l’uomo è risultata invece rubata la settimana scorsa a Tombolo, nell’Alta Padovana. Sul posto sono arrivati vigili del fuoco, medici del Suem e i vigili urbani. Poi i carabinieri, inviati sul posto dal sostituto procuratore di Padova, Benedetto Roberti, per coordinare le operazioni inseguimento e il tentativo di cattura dell’investitore e le indagini scientifiche. Dalla Rav sono state prelevate alcune impronte digitali lasciate dall’uomo e ogni altro possibile dettaglio utile per identificare il malvivente. Il corpo del 77enne è stato estratto solo un paio d’ore più tardi, quando sono riusciti a sfilarlo da sotto le lamiere della Rav, sollevata con una gru. Il suv, accartocciato contro il guardrail, le due auto coinvolte nell’incidente di traverso alla carreggiata e un telo bianco con una vistosa macchia di sangue incastrata sotto alla prima auto. Una dinamica drammaticamente già abbastanza chiara, ma che potrebbe arricchirsi di nuove informazioni quando le forze dell’ordine riusciranno a visionare le registrazioni delle telecamere della video sorveglianza posizionate in quel tratto di strada. Fino a notte sono proseguiti i rilievi ed è rimasto bloccato il traffico. Da un lato con code in direzione Vicenza per cinque, sei chilometri; dall’altro con altrettanti rallentamenti verso il centro città. Ancora da capire le ragioni di quella fuga a folle velocità in contro mano in una strada così stretta. Con ogni probabilità stava fuggendo da qualcosa o magari a seguito di un furto. Per tutta la notte sono state pattugliate ogni possibili via di fuga.
Leggi ancora...